Troppo facile imparare lingue parlate? Ci sono le click e le fischiate

Wolf-WhistleL’apprendimento di una nuova lingua passa spesso dalla curiosità per quest’ultima e per la visione del mondo che permette di acquisire, oltre che da esigenze di vari tipi, preferenze o predisposizioni naturali. Tuttavia può capitare che cimentarsi con un idioma risulti ugualmente monotono, se si tiene conto che ogni sistema fonologico – sebbene a volte con varianti di grande spessore – si basa sulle stesse costanti: vibrazione o meno delle corde vocali ed emissione di suoni più o meno bloccati a livello di palato, lingua e labbra. Per chi è alla ricerca di qualcosa di diverso e, quindi, più stimolante, ecco allora una bella notizia: esistono dei sistemi fondati su diversissime tipologie di comunicazione orale e scritta, che passano attraverso fischi o schiocchi della lingua.

Le lingue fischiate, in particolare, usano come criterio di comprensione reciproca la variazione della frequenza del’onda sonora del fischio all’interno di una durata prestabilita di tempo. E non si tratta di idiomi parlati da gruppi ristretti di persone in luoghi sperduti del Pianeta, anzi: si parla il silbo nell’isola di La Gomera, nelle Canarie, e altre testimonianze si riscontrano in Francia e Turchia, in Messico e in Nepal, in Nuova Guinea e in alcune aree dell’Africa occidentale. In certe città di quest’ultimo continente e del Messico, però, l’appannaggio è vietato alle donne, mentre altre volte si tratta di un linguaggio obbligatorio presso ogni posto di lavoro del Comune, pena il licenziamento.

Khoi-SanQuanto alle lingue click o khoisan, la loro diffusione è limitata principalmente all’Africa sudoccidentale e ad alcune zone della Tanzania. Sono idiomi antichissimi e tutt’altro che a rischio, per quanto oggi poco utilizzati, e mantengono un sistema di trascrizione scritta equivalente a quello degli idiomi più conosciuti, con la differenza che per indicare la maniera in cui fare schioccare la lingua contro i denti o contro il palato si fa ricorso a dei simboli non alfabetici ([ ǂ ] e [ ‼ ], per esempio, fra gli altri 100). Fra i modi in cui il grande pubblico ha sentito parlare di tali lingue, c’è specialmente il film Lassù qualcuno è impazzito, uscito nelle sale cinematografiche nel 1989 e diventato emblema delle culture che rappresenta.

Per approcciarsi a idiomi del genere non è escluso che molte tecniche di apprendimento già analizzate e sperimentate risultino poco efficaci. Eppure, proprio in questo sta il fascino della conoscenza di lingue tanto lontane dall’immaginario comune: nel pensare la comunicazione con caratteristiche diverse, nel formulare mentalmente e foneticamente un concetto in maniera del tutto nuova e insolita, nel non ritenere bizzarra un’alternativa al linguaggio già studiato e, più o meno per sommi capi, conosciuto, alla luce del fatto che qualsiasi altra trovata è altrettanto arguta e adeguata. Basta che funzioni.

 

Fonte: Voci di Città

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