Naboomboo per continuare a parlare la tua lingua straniera con veri tutor

Una startup che non ti insegna una lingua straniera, ma ti aiuta ad allenarti e mantenere viva quella che hai già studiato attraverso delle videochiamate con tutor madrelingua.

TORINO – «Your language, your treasure». E’ questo il motto di Naboomboo, startup innovativa incubata presso I3P, l’incubatore d’impresa del Politecnico di Torino. Una startup che non ti insegna una lingua nuova, ma ti aiuta a mantenere viva e costante quella che già hai studiato (magari all’Università), ma che – a forza di non parlare – finisci sempre col dimenticare.

«L’idea di Naboomboo è nata proprio dalle nostre difficoltà di utilizzo di una lingua che avevamo imparato a scuola, ma che avevamo quasi scordato a causa del mancato allenamento», ci racconta Carlo Emanuele Lanzavecchia, uno dei founder della startup. Dall’esigenza – come spesso accade – all’idea, poi consolidata grazie a un team che ha creduto nel progetto sin dall’inizio. La vera innovazione di Naboomboo sta proprio nella duplice possibilità data all’utente, da una parte di mantenere la conoscenza della lingua straniera attraverso conversazioni con tutor madrelingua, dall’altra di condividere la propria lingua madre con la community diventando tutor in prima persona. Lo stesso utente può essere, pertanto, sia insegnante che studente, il tutto in modo gratuito con una semplice videochiamata. All’utente normale che intenda unicamente migliorare la sua seconda lingua viene data la possibilità di provare gratuitamente il servizio per poi acquistare in un momento successivo dei pacchetti che hanno comunque un costo irrisorio rispetto ad altre soluzioni presenti sul mercato, online e offline.

Il meccanismo innovativo funziona «a tempo» e permette a ogni tutor di accumulare dei «minuti di conversazione» che possono essere consumati per conversare con altri tutor stranieri per il mantenimento di quella lingua che non vogliamo assolutamente finisca nel dimenticatoio. «I tutor sono selezionati direttamente dal team – ci racconta Elisa Procopio – affinché garantiscano il massimo dell’affidabilità». Inoltre il sistema permette di veicolare gli interessi comuni in maniera tale che due persone possano videochiamarsi e conversare su argomenti che sono affini a entrambi. «Abbiamo così lo startupper – continua Elisa – la cuoca vegana, la ballerina. In questo modo gli utenti possono parlare reciprocamente di interessi che conoscono migliorando inoltre il loro vocabolario su argomenti specifici».

Naboomboo è specializzato soprattutto nella lingua inglese, ma all’interno della piattaforma sono presenti anche tutor di lingua spagnola e italiana, con futura estensione anche alle lingue francese e tedesco. «L’obiettivo è quello di avere il maggior numero di lingue possibili – conclude Carlo Emanuele -. Chiunque voglia fare il tutor e condividere con la community la sua lingua madre, anche se non ancora presente, è ben accetto».

Fonte: SciTech, diario del web

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