Lingue, Ugo Rossi “Entro il 2020 il 90% degli studenti al termine del primo ciclo dovrà aver raggiunto il livello A2”

E’ stata presentata la seconda edizione del Festival delle Lingue che si terrà a Rovereto dal 9 all’11 marzo

TRENTO. “Un appuntamento importante della scuola trentina, dei suoi docenti, studenti e dirigenti”. Il presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, ha usato queste parole nel presentare la seconda edizione del Festival delle Lingue che si terrà a Rovereto dal 9 all’11 marzo.

L’appuntamento vedrà il coinvolgimento diretto delle scuole con 22 istituti scolastici e formativi trentini e tra i testimoni d’eccezione vi saranno Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca, Ivano Dionigi presidente della Pontificia Accademia di Latinità e fondatore del Centro Studi “La permanenza del Classico”, Philippe Daverio, critico d’arte, docente e autore, nonché Dieter Wolff, professore emerito di psicolinguistica in Germania.

Nei tre giorni di appuntamenti organizzati da Iprase, ha spiegato Rossi, studenti, docenti e dirigenti “devono potersi confrontare, dialogare e scambiare le reciproche esperienze . Stiamo facendo un grande sforzo per raggiungere un obiettivo che ha stabilito lo stesso Consiglio d’Europa: entro il 2020 il 90% degli studenti al termine del primo ciclo dovrà aver raggiunto il livello A2. Il Festival da questo punto di vita è un’opportunità di confronto importante, non è un caso che fra i promotori ci sia appunto il Ministero dell’Istruzione. La buona scuola è quella dove le lingue si imparano: il test fatto nel 2016 su 3000 studenti ci ha consentito di capire a che punto siamo, ora dobbiamo imparare a parlare, non solo a leggere e scrivere”.

Il direttore dell’Iprase, Luciano Covi, ha puntato l’attenzione sul test di competenza linguistica in inglese e tedesco affrontato nella primavera dello scorso anno dagli studenti trentini, primo in Italia di questo genere.

Sono stati coinvolti 3 mila studenti, su un totale di 15 mila, di V elementare, III media, II superiore e III IeFP. Nell’insieme, il profilo linguistico dello studente trentino nelle classi del campione regge il confronto con le esperienze di altri paesi europei, con livelli avanzati per alcune competenze e spazi di miglioramento per altre.

Per la lingua inglese al termine del biennio delle superiori, il livello B1 viene raggiunto (considerando la soglia del 70%) dagli studenti trentini nel 60% dei casi per la comprensione del testo, nel 45% per il parlato, nel 19% nell’ascolto e nel 63% nella scrittura.

Per la lingua tedesca a conclusione del biennio delle superiori il 60% degli studenti raggiunge il livello B1 nella lettura, il 30% nell’ascolto, il 31% nella scrittura e l’11% nel parlato. “Si può dire – ha affermato Covi – che il Trentino ottiene risultati prossimi ai migliori paesi europei nella lettura, meno buoni nell’ascolto. Nel prossimo 2018 realizzeremo un’altra verifica che stiamo già preparando”.

IL PROGRAMMA:

Il Festival delle Lingue si aprirà a Rovereto giovedì 9 marzo alle 14, nell’aula magna di Iprase, con gli interventi di: Ugo Rossi, presidente della Provincia autonoma di Trento; Carmela Palumbo, direttore della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici del Miur; Francesco Valduga, sindaco di Rovereto; Federica Patti, assessore all’istruzione della Città di Torino; Livia Ferrario, direttore del Dipartimento provinciale della Conoscenza; Paola Venuti, direttore del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento. Dopo l’apertura è in programma il wordgames “A suon di parole”, un dibattito in italiano, inglese e tedesco tra ragazzi di scuole secondarie. L’iniziativa, giunta alla settimana edizione, è promossa da Iprase, in partnership con la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento, i comuni di Trento e Rovereto; nel corso degli anni sono stati coinvolti circa 3500 studenti delle classi IV e III del ciclo secondario di secondo grado che si sono esercitati, sotto la guida dei loro docenti tutor, nell’arte della dialettica, della controversia, apprendendo metodi e principi che faranno parte del loro patrimonio di cittadini “globali”. Al termine il dialogo fra il critico Philippe Daverio e tutti i ragazzi presenti.

Gli esiti del test linguistico saranno invece presentati venerdì 10 marzo alle 15, mentre al mattino Ivano Dionigi, presidente della Pontificia Accademia di Latinità, parlerà dei “Classici. la parola, il tempo e la politica”, da Cicerone a Seneca, ancora perfettamente attuali, e al pomeriggio Francesco Sabatini presidente dell’Accademia della Crusca spiegherà le sue “Lezioni di italiano”, fra “grammatica, storia e buon uso”.

Giovedì e venerdì sera, al Teatro Cinema Rosmini, spazio alle rappresentazioni teatrali delle scuole coinvolte, infine sabato mattina, sempre al Teatro Rosmini, si terranno due spettacoli, il primo “L’elisir della bontà”, in italiano, tedesco, inglese e mocheno, il secondo “Lingue in scena! L’Odissea”, frutto delle proposte sceniche e drammaturgiche di alcuni studenti trentini che partecipano ai laboratori organizzati nel corso del Festival, in collaborazione con studenti e attori del progetto “Lingue in scena” promosso dalla Città di Torino; nell’Odissea si fondono italiano, francese, tedesco, inglese, spagnolo e greco antico in un lavoro armonico e corale.

Il Festival delle Lingue si chiuderà sabato 11 marzo alle 17, nell’aula magna di Iprase, con il concerto dell’orchestra d’archi euroregionale “Alpen Classica”.
Per tutti e tre i giorni spazio a seminari, workshop, spettacoli, laboratori manuali e di lettura in lingua per bambini, tavole rotonde dove studenti, docenti, professionisti, progettisti e genitori possono incontrare esperti italiani ed europei, prendere visione delle novità editoriali, conoscere buone esperienze e pratiche, trovare stimoli e momenti di riflessione.

 

Fonte: Il Dolomiti

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