I motivi per cui nei climi umidi nascono le lingue tonali

lingue-e-musicaSe è vero che il meccanismo tramite il quale sono nati e si sono sviluppati molti sistemi linguistici è ancora oggi studiato e discusso dagli esperti di tutto il mondo, è anche vero che sempre più chiarezza viene fatta su numerosi fattori che contraddistinguono un idioma rispetto a un altro. A tale proposito, uno studio del Max Planck Institutes for Psycholinguistics, Evolutionary Anthropology and Mathematics di Lipsia, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, ha comprovato un interessante legame fra il clima di una determinata area e la tipologia di linguaggio che si afferma nella zona, con particolare riferimento all’influenza che ha la presenza o l’assenza di umidità nell’inflessione.

Nello specifico, è emerso che la suddetta inflessione acustica si diffonde maggiormente nei luoghi caratterizzati da un clima secco, mentre l’umidità favorisce la presenza delle cosiddette lingue tonali. Va specificato che l’intonazione è comune a qualunque forma di comunicazione orale, sebbene in certi idomi abbia un carattere distintivo fondamentale per riconoscere il significato di una parola: ne è un chiaro esempio il mandarino standard (parlato in Cina, Taiwan, Malesia e Singapore), in cui «ma» può voler dire madre, se pronunciato in modo piatto, o cavallo quando è detto con tono calante. Diverso è il caso di numerose lingue europee, specialmente l’inglese e il tedesco, così come le lingue romanze di cui fa parte anche l’italiano.

climateaffecMa com’è possibile che si verifichi una tale differenza su base geografica? Ebbene, la ragione è strettamente anatomica: il caldo e l’umidità di alcuni Paesi, infatti, consentono più facilmente un’ampia variazione di intonazione alle corde vocali. Così, le membrane mucose da cui queste ultime sono coperte ne modificano l’equilibrio e ne aumentano l’elasticità, in maniera tale che lo sviluppo di un linguaggio basato su tale possibilità abbia molte più chance di diffondersi, per via di una maggiore propensione all’oscillazione vocale. I dati dello studio hanno dimostrato tutto: confrontando 3750 idiomi di più ceppi linguistici, i ricercatori hanno constatato che le lingue tonali si localizzano specialmente in Africa centrale, nell’Asia subtropicale e ai Tropici, mentre sono quasi inesistenti nell’Europa centrale e nelle Americhe, nonché nelle isole dell’Oceania (come riassume la mappa del linguaggio in figura).

Da ciò si è dedotta l’importanza del clima nella trasmissione di uno specifico trend linguistico da padri a figli, nel corso dei secoli, e l’affermazione di un particolare modo di esprimersi in un luogo piuttosto che altrove. Niente a che vedere con scelte “a tavolino” o con diversità etniche e culturali, quindi, bensì semplicemente con l’adattamento del corpo umano alle regioni in cui si trova a vivere.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *