L’ambizioso progetto della coreografa che da undici anni lavora per dare voce all’universalità del messaggio della Divina Commedia.
La Divina Commedia è di tutti e parla a tutti. E adesso è possibile sentirla leggere in quasi cinquanta lingue diverse (ma l’obiettivo è arrivare a coprirle tutte), osservando i volti di duemila persone, con il mondo intero a fare da set.
Questo l’ambizioso progetto di Ghislaine Avan, coreografa e artista italo-francese che da undici anni lavora a “Le LA du Monde” per dare voce all’universalità del messaggio di Dante e della Divina Commedia. Il titolo racchiude diversi significati: il “LA del mondo” inteso come luogo e punto di partenza, ma anche come nota musicale alla quale accordarsi.
Il progetto è statto presentato in anteprima all’Auditorium al Duomo. In programma la proiezione di un film di 100 minuti che raccoglie alcuni dei video raccolti da Ghislaine. L’evento è sostenuto dalla Fondazione Romualdo Del Bianco ed è in collaborazione con l’Istituto Francese. Il film è stato co-prodotto da Ravenna Festival e ha ottenuto il patrocinio morale dall’Unesco.
L’obiettivo di Ghislaine è riuscire a coprire tutti i continenti: al momento restano fuori l’Oceania e l’Asia, ma il desiderio della coreografa è raccogliere maggiori contributi anche in Africa e Sud America.
La meta finale è il 2021, per mettere in piedi, nel settimo centenario della morte di Dante, un’installazione mondiale dal titolo “Divina Babele”: 100 canti raccolti in un film di 24 ore, “Le LA du Monde”, da proiettare in simultanea su 100 schermi in 100 luoghi diversi. Per sostenere il progetto è stata lanciata anche una campagna di crowdfunding.