Perché nel mondo non parliamo tutti la stessa lingua? Perché ne esistono così tante? Perché alcune sono per certi aspetti simili e altre completamente diverse? Queste sono solo alcune delle domande che ci poniamo, quando cerchiamo di imparare o di tenerci allenati con un idioma diverso dal nostro. In realtà, si tratta più di “piccole lamentele”, perché è piuttosto evidente che tutte queste differenze dipendano da questioni geografiche, storiche e culturali.
Per mettere un po’ d’ordine sull’origine e gli sviluppi delle lingue, qualche tempo fa la graphic designer Minna Sundberg ha creato una bellissima “mappa” che racchiude secoli di evoluzioni linguistiche. Come avrai notato, nell’immagine è rappresentato un albero genealogico che, invece di illustrare le parentele di qualche nobile casata, sintetizza alcune delle famiglie linguistiche del mondo, quelle indo-europee.
Una premessa: l’infografica è pensata per aiutare i lettori a comprendere le relazioni tra le lingue parlate, soprattutto da un punto di vista storico. Il motivo per cui è assente esplicitamente il latino (incluso nel tronco delle lingue indoeuropee) è l’aver voluto realizzare principalmente una mappa delle lingue vive.
Prima di cercare di analizzare la mappa, però, bisogna precisare che Minna Sundberg, finlandese, è da sempre una grande appassionata di mitologia nordica. Il suo curriculum vanta un racconto incentrato sulle leggende finniche, una webcomic ispirata a figure fantastiche e, per l’appunto, questa mappa. Difatti, la forma dell’albero sembra proprio essere ispirata alla leggenda scandinava di Yggdrasill, un albero fantastico le cui radici, secondo la leggenda, toccano gli inferi e i rami il cielo.
Come abbiamo già accennato prima, il tronco dell’albero rappresenta l’antico ceppo indo-europeo che si suddivide in due rami: ramo indi-iraniano e ramo europeo. A sua volta, il ramo europeo si suddivide in lingue romanze, germaniche e slave, dalla quali sono nate le attuali lingue correnti, come l’inglese, il tedesco e l’italiano.
Osservando poi la “zona italica”, si scopre che molti dei nostri dialetti tipici appartenenti alle lingue romanze, sono nati grazie a influssi gallo-iberici, oppure a quelli italo-dalmatici.
Inoltre, bisogna precisare che i vari “cespugli” della cartina non hanno grandezze casuali, ma si riferiscono alla diffusione delle varie lingue. Com’è riuscita Minna Sundberg a renderle perfettamente in scala? Grazie a Ethnologue, un ottimo sito che dispensa dati e informazioni sulle oltre 7mila lingue conosciute al mondo.
Se vuoi vedere la mappa ingrandita, clicca qui.
Fonte: Hello! World