Google Translate è ora in grado di interpretare anche il contesto

Il nuovo sistema capirà il contesto delle frasi da e verso l’inglese, in otto lingue: francese, tedesco, spagnolo, portoghese, cinese, giapponese, coreano e turco.

 

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La traduzione funziona meglio se analizza tutto l’insieme, piuttosto che la singola parte: un po’ come guardare un quadro impressionista. Google ha annunciato un passo avanti nel suo sistema, introducendo la Neural Machine Translation, la tecnica che traduce intere frasi alla volta, invece che spezzettarle in parole messe in fila.

Il lavoro che sfrutta l’Intelligenza Artificiale va avanti da tempo, e a luglio l’azienda aveva anticipato le novità che ora ha introdotto ufficialmente. “Oggi stiamo mettendo in azione la Neural Machine Translation per un totale di otto lingue, “da” e “verso” l’inglese: francese, tedesco, spagnolo, portoghese, cinese, giapponese, coreano e turco”, si legge nel post. “Queste rappresentano le lingue native di circa un terzo della popolazione mondiale, che copre oltre il 35% delle domande rivolte a Google Translate“.

Si tratta di un cambiamento che vale, a detta dell’azienda, più di tutti i passi effettuati negli ultimi dieci anni messi insieme, e l’obiettivo è di portare la tecnologia al servizio di tutte e 103 le lingue servite dalla piattaforma sia via desktop, che via app.
Tra le più recenti applicazioni di Translate, c’è stata la traduzione interna a WhatsApp.

Google ha anche annunciato che da oggi, sul servizio pubblico Cloud Platform, renderà disponibile il sistema che sta dietro alla Neural Machine Translation per il business, attraverso le API Cloud Translation.

Fonte: Wired

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