Sei modi per imparare le lingue online

Una serie di piattaforme disponibili via web o app ci consentono di imparare da zero o rinfrescare una lingua straniera. Le abbiamo provate

Fino a quando qualcuno non realizzerà qualcosa di simile al pesce di Babele che Douglas Adams aveva immaginato nella sua “Guida galattica per autostoppisti”, o una sorta di “Google Glass Translate” che ci faccia anche da interprete simultaneo, tocca a noi darci una mossa e metterci a studiare. Perché tante sono le situazioni in cui serve comprendere una lingua diversa dalla nostra, vuoi durante un viaggio, un colloquio fuori confine o semplicemente per avere a disposizione più fonti di informazione.

Ecco di seguito sei piattaforme disponibili via web o app che ci consentono di imparare da zero una nuova lingua o rinfrescarla prima di un incontro importante. Sono ormai due anni che tento invano di progredire con il mio studio del tedesco e le ho testate tutte per vedere quale si adattasse meglio alla mia caratteristica di procrastinatrice cronica.

duolingo

Duolingo – Nominata miglior app del 2013 sia per App Store sia per Google Play, è una tra le piattaforme gratuite più conosciute del momento per imparare le lingue.

A partire da dicembre 2013, Duolingo offre corsi di spagnolo, francese, tedesco, portoghese e italiano per gli anglofoni, così come l’inglese per chi parla spagnolo, francese, tedesco, portoghese, italiano, olandese, russo, polacco, turco, ungherese, rumeno, giapponese, hindi e indonesiano. È disponibile su web, iOS e piattaforme Android.

Come per ogni altra cosa che riesce a tenere l’attenzione dei post-Millennials una delle chiavi del successo di Duolingo sta nella gamification, incentivo che di solito funziona soprattutto all’inizio.

Poi o le motivazioni sono interne oppure ci si disinnamora presto anche di questo gioco. Duolingo ha, inoltre, capito che la chiave per imparare una nuova lingua è la ripetizione. Così l’app trasforma lo studio della lingua in un’attività divertente, completa di punti, classifiche, e “vite” come nei videogiochi. Perdi cuoricini sbagliando, sfidi l’orologio e avanzi sempre di livello. Alla fine di ogni turno completato con successo siamo ricompensati con una fanfara di tromba e un delizioso senso di realizzazione. Bastasse questo però saremo tutti poliglotti, accidenti!

Le lezioni sono organizzate in brevi blocchi, aspetto utilissimo soprattutto quando si studia via mobile nei momenti di attesa e nei viaggi quotidiani casa-lavoro. Una volta terminata una lezione si può passare a quella successiva, con la possibilità di tornare indietro a rinforzare i punti deboli con nuovi esercizi. La cosa più notevole di Duolingo? Non costa nulla. È scaricabile gratuitamente e, secondo il suo trentaquattrenne co-fondatore Luis von Ahn sarà gratuito per sempre. E come fa profitto? Offre un servizio di traduzioni (a pagamento) realizzate gratuitamente dagli utenti più esperti (per far pratica).

livemocha

Livemocha – Si differenzia dalle altre piattaforme per essere prima di tuttouna grande community online per imparare le lingue. Acquistata lo scorso aprile da Rosetta Stone – uno dei primi e più conosciuti sistemi multimediali interattivi per studiare le lingue – ha un unico grande difetto: non ha una app dedicata. Perfetta invece se si vuol tener viva una linguagià imparata.

LiveMocha fornisce un modello freemium che permette agli utenti di connettersi con altri studenti di lingua madre, cercando poi di vendergli corsi di alta qualità sul sito (con prezzi che girano intorno ai 90 euro). Il problema è che questi madrelingua non sono insegnanti di professione e non sempre hanno la pazienza o la capacità di insegnare come parlare la loro lingua. Il nostro compito, inoltre, può essere corretto da più di un tutor, arrivando a ottenere spesso pareri differenti. Manca un serio sistema che incentivi, qualcuno che bussi in chat o via email per ricordarci che stiamo bigiando le lezioni.

Tra gli aspetti positivi, il suo essere un social network, il numero di lingue fra cui scegliere, moltissimo materiale gratuito, una grande quantità di esercizi per migliorare ascolto, conversazione, lettura e scrittura. Tra quelli negativi il richiedere molto presto esercizi orali e di scrittura, quando ancora non si ha padronanza della lingua. Troppo focus sulla grammatica e sulle traduzioni.

babbel

Babbel – Piattaforma che riempie alcune lacune delle due precedenti, è disponibile via web, tablet e mobile. I corsi e gli esercizi sono ben strutturati e soprattutto divisi a seconda del livello di conoscenza: Babbel prende nota di quello che abbiamo già imparato e delle difficoltà che abbiamo incontrato così gli esercizi di ripasso vengono impostati di conseguenza e proposti a precisi intervalli di tempo per facilitarne la memorizzazione e l’efficacia. Non è gratuito: i prezzi per l’Italia vanno dai 4,95 euro per l’abbonamento da 12 mesi ai 9,95 euro al mese.

Le lezioni di Babbel, a differenza di Duolingo, si concentrano sulla costruzione delle capacità di conversazione di base. Babbel occasionalmente offre lezioni d’approfondimento per spiegare i concetti grammaticali più in dettaglio. I corsi online di Babbel, piattaforma online dal 15 gennaio 2008, sono disponibili in ben tredici lingue e sono costituiti da più di 7mila ore di materiale didattico, per offrire all’utente la possibilità di esercitarsi in maniera flessibile a seconda del proprio livello di conoscenza della lingua attraverso esercizi di scrittura, ripasso vocaboli e conversazione. I materiali di studio sono tutti creati da professionisti esperti e vengono costantemente aggiornati.

Il metodo didattico di Babbel si basa su un mix di metodologie diverse, tutti i corsi sono suddivisi in piccole unità didattiche, facili da integrare nella propria routine quotidiana. Il trainer di vocaboli, adattato al ritmo di apprendimento dell’utente, chiede a intervalli regolari di ripetere i vocaboli appresi. L’interfaccia di Babbel è pulita, ma ha ancora un po’ di cose da sistemare, soprattutto durante le registrazioni audio. Le app mobile di Babbel – una per ogni lingua – funzionano senza una connessione Internet, davvero un plus, sono perfette per la revisione del vocabolario e contengono tutto il materiale didattico disponibile sul web. Il focus di Babbel sugli esercizi di conversazione, l’ampia scelta di lingue e il prezzo modesto la rendono competitiva sia con la gratuita Duolingo sia con la sofisticata, ma costosa, Rosetta Stone.

fluentify

Fluentify – Nata dall’idea di quattro giovani torinesi, è una piattaforma web con un sistema di videoconferenza integrato che permette a chiunque si registri gratuitamente di entrare in contatto con tutor madrelingua per fare conversazione a un costo accessibile, senza vincoli di abbonamento. Oltre 6mila iscritti, 70 tutor e 3mila ore di conversazione già effettuate.

Perfetto per chi ama viaggiare o deve trascorrere un periodo in un altro Paese, per chi ha bisogno di trovare un lavoro all’estero, di superare un esame di lingua, di sostenere un colloquio in un Paese straniero. Connettersi a Fluentify è semplice e veloce, non è necessario installare nessuna applicazione dal proprio computer, basta utilizzare un browser compatibile e un account Facebook esistente. Ci si può collegare anche dagli smartphone e dai tablet per prenotare le lezioni e prima dell’estate sarà possibile usare anche questi dispositivi per le conversazioni.

Non ci sono costi di iscrizione, le sessioni durano mezz’ora ed il loro prezzo varia da 1 euro della lezione di prova fino ad un massimo di 12 euro. Ogni tutor sceglie quale tariffa applicare e mette a disposizione le proprie competenze. Le lezioni si pagano online con i principali sistemi di pagamento. E poiché il passaparola è la miglior forma di promozione, con Fluentify si può anche conversare gratis: basta invitare i propri amici a provare il servizio e per ogni amico che entra in Fluentify si viene omaggiati di mezz’ora di conversazione.

tandem

TandemExchange – È un sito gratuito che ci mette in contatto con madrelingua per scambiare quattro chiacchiere, sia di persona sia online. Questo servizio è perfetto quando si vuole praticare una lingua, la si vuole tener viva o progredire soprattutto nella conversazione orale. Basta iscriversi, inserire le lingue che possiamo offrire e quelle che vogliamo praticare. Se ci sono già altri utenti che possono essere possibili partner si può guardare il loro profilo e contattarli direttamente. Se non è così riceveremo un’email ogni volta che un nuovo partner si iscrive.

Ed è così che si forma una coppia tandem, due persone che si incontrano per imparare uno la lingua dell’altro. Il focus è spesso sulla conversazione, ma con il compagno di tandem giusto si può lavorare su qualsiasi cosa si voglia. Non ci si deve necessariamente incontrare di persona, molte persone lavorano con i partner di tandem per telefono, Skype, email o chat. A differenza di altri social network o app, l’obiettivo qui è farti uscire dal sito e metterti in contatto con un’altra persona al più presto possibile.

lingualy

Lingua.ly – Se pensiamo un attimo a quello che abbiamo fatto durante la giornata ci accorgiamo subito di quanto tempo passiamo al computer navigando sul web, e allora perché non sfruttare questo tempo anche per praticare una lingua che abbiamo appena imparato? Si sono posti la stessa domanda gli ideatori di Lingua.ly, uno strumento che consente di acquistare familiarità con le parole straniere durante la navigazione sul web. Lingua.ly trasforma l’intero web in una piattaforma di apprendimento delle lingue.

Lingua.ly è un’estensione per Chrome e da aprile anche un’app per Android, la versione per iOs è in arrivo. Come funziona? Mentre stiamo navigando un sito nella lingua straniera che abbiamo impostato nei setting, tramite l’estensione del browser, è possibile evidenziare le parole di cui non conosciamo ancora il significato e aggiungerle nel nostro account in una specie di dizionario personale, accessibile anche tramite l’applicazione mobile. Lingua.ly raccoglie automaticamente queste parole e ci fornisce significato a pronuncia. Attualmente è disponibile solo per inglese, francese, spagnolo, arabo ed ebraico, mentre la stessa app è disponibile per il download completamente localizzata in inglese, cinese, ebraico, tedesco, italiano, spagnolo, portoghese, francese e russo.

Le parole già aggiunti al database personale saranno evidenziati in azzurro. Possiamo in seguito modificare e personalizzare ogni parola già aggiunta con delle immagini associate oppure inserendo alcune frasi se la parola prende significati diversi a seconda del contesto. Molto utile la funzionalità che ci permette di creare delle flash card e organizzarle in gruppi a seconda della durata che vogliamo dare alla sezione di esercitazione: Coffee Break (5 parole), Regular Size (15 parole), or Word Feast (30 parole). Lingua.ly , dunque, è uno strumento che ci accompagna durante la giornata lavorativa e ci aiuta ad ampliare il nostro dizionario. Non è certo adatto per i principianti e richiede già una buona comprensione del testo.

 

 

Fonte: Wired

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