Colloquio in inglese, ecco come prepararsi

Un sondaggio ha rivelato che il 37% di coloro che dichiarano di conoscere una lingua la conoscono molto poco o per niente e la maggioranza dei candidati – il 58% – si sopravvaluta
Colloquio in inglese, ecco come prepararsi

Nel mondo di oggi conoscere un’altra lingua è ormai doveroso, soprattutto nel mondo del lavoro. La lingua per eccellenza usata per comunicare è l’inglese. Saperlo parlare a livello scolastico molto spesso non basta, dato che nel campo lavorativo è richiesto un vocabolario specifico. Un sondaggio di Openjobmetis (2016) ha rivelato che il 37% di coloro che dichiarano di conoscere una lingua la conoscono molto poco o per niente e la maggioranza dei candidati – il 58% – si sopravvaluta e dichiara capacità superiori a quelle effettive.

«Il primo passo per prepararsi a un colloquio di lavoro in inglese o in qualsiasi altra lingua – spiega Rita Hambalkó, Talent acquisition di Babbel, la app per imparare le lingue online – è essere onesti con sé stessi: quanto si è davvero preparati nella lingua in questione? Alcune ricerche hanno dimostrato che i candidati sopravvalutano spesso le proprie conoscenze, trovandosi poi davanti a brutte sorprese al colloquio. La cosa migliore da fare è testare il proprio inglese online, con un conoscente di madrelingua inglese o con qualcuno che abbia le conoscenze linguistiche adeguate. Se nel proprio ambito di lavoro l’inglese non è necessario e quindi non lo si parla regolarmente sarà meglio rinfrescare le proprie conoscenze con uno strumento online che fornisca le frasi e il vocabolario specifici per business english».

Il curriculum vitae deve essere impeccabile
Ma cominciamo dall’inizio: se ci si vuole candidare per una posizione in cui la lingua di lavoro sarà l’inglese il curriculum deve essere scritto in modo perfetto. Errori di battitura o svarioni grammaticali farebbero apparire poco seria e professionale la candidatura. Meglio farlo correggere da un madrelingua o da qualcuno che lo faccia per lavoro.
Quando il curriculum sarà perfetto leggetelo ad alta voce e imparate a memoria le vostre posizioni e i lavori fatti in precedenza. Un ulteriore obiettivo è quello di saper parlare del vostro passato lavorativo senza esitazioni: è un semplice esercizio di memoria ma vi darà la fiducia necessaria per affrontare il colloquio.

Preparatevi le risposte in anticipo
Ora è il momento di prepararsi per possibili domande che vi saranno poste. Cercatene di simili online – ne troverete di sicuro molte legate alla vostra area di interesse e potrete così prepararvi in anticipo su possibili risposte. Scrivetele e imparatele a memoria. Successivamente fate un video di voi stessi ad esempio con il telefono e controllate il risultato. Se non siete soddisfatti del risultato registratevi di nuovo. Il lato positivo di questo esercizio è che potete farlo senza avere la pressione di avere l’intervistatore davanti – e molte occasioni in più per farlo. Quando sarete al colloquio vi sentirete molto più preparati e sicuri e potrete concentrarvi solo sui contenuti, senza preoccuparvi della forma.

Raccogliete informazioni sul datore di lavoro – in inglese
Una volta affinate le conoscenze linguistiche sui campi che vi competono dovete prepararvi anche sul possibile datore di lavoro. Visitate la versione web in inglese della ditta in questione e preparatevi a parlare in questa lingua dei loro campi di interesse e della attività che li riguardano. Preparatevi inoltre a porre domande sul modo in cui lavorano, i processi interni e sul team. Dimostrerete così vero interesse per il lavoro per cui vi siete presentati.

Anche lo small talk è importante
La conoscenza dell’inglese per il lavoro è la parte più importante, sicuramente, ma siate preparati anche a fare dello small talk all’inizio del colloquio: essere in grado di interagire in modo competente e sicuro di sé con temi come “presentarsi”, “saluti” o rispondere a domande sul viaggio fatto e voi stessi sarà percepito molto positivamente. Dimostrare di essere una persona socievole e in grado di interagire conterà sicuramente nella valutazione finale.

Nessuno è perfetto
E alla fine un ultimo consiglio, a prima vista scontato ma forse il più importante di tutti: non preoccupatevi di fare errori in un’altra lingua. Non è la vostra madrelingua e tutti apprezzeranno in ogni caso lo sforzo. Non è necessario essere perfetti perché non esiste l’essere “perfetti”. Andate quindi al colloquio con una buona dose di orgoglio: in ogni caso siete già arrivati fino a lì.

 

Fonte: Avvenire

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