L’apprendimento di due lingue differenti da parte dei bambini avviene in modo indipendente. La capacità di parlare un linguaggio risulta, infatti, slegata dalla conoscenza dell’altro. Lo sostiene uno studio pubblicato sulla rivista Developmental Science dai ricercatori della Florida Atlantic University di Boca Raton (Usa), secondo cui l’acquisizione di ogni lingua sarebbe influenzata da un fattore esterno: la qualità dell’esposizione dei piccoli a ciascun linguaggio. Ciò significa, per esempio, che se i genitori di un bimbo che parla inglese e spagnolo sono più esperti nell’inglese, il vocabolario e la conoscenza della grammatica da parte del figlio saranno maggiori in inglese, piuttosto che in spagnolo.
“È noto che nei bambini monolingui la dimensione del vocabolario e la complessità grammaticale dei discorsi sono fortemente correlati – osserva Erika Hoff, che ha diretto lo studio -. Abbiamo scoperto che questo è vero per ogni lingua anche nei bambini bilingui. Ma nel loro caso, la conoscenza del vocabolario e della grammatica di una lingua non sono correlati all’apprendimento del vocabolario o della grammatica dell’altra lingua”.
Gli scienziati hanno monitorato lo sviluppo delle abilità linguistiche di 90 bambini bilingui, che sono stati esposti fin dalla nascita all’inglese e allo spagnolo. Hanno esaminato il vocabolario e il livello di conoscenza della grammatica dei bimbi ogni sei mesi, a partire dall’età di due anni fino ai quattro anni. Al termine dell’indagine, hanno scoperto che l’apprendimento delle due lingue non era collegato, ma procedeva in modo indipendente.
È, infatti, emerso che la conoscenza di un linguaggio da parte dei bambini spesso era superiore a quella dell’altro. In particolare, i ricercatori hanno osservato che l’apprendimento risultava influenzata da fattori esterni: i bambini che ascoltavano parlare genitori più ferrati nell’inglese, tendevano a parlare meglio e a conoscere più approfonditamente questa lingua rispetto allo spagnolo, e viceversa. “Se i genitori sono più esperti nel parlare lo spagnolo piuttosto che l’inglese, i bambini finiscono per ascoltare un vocabolario molto più ricco in spagnolo che in inglese – precisa la dottoressa Hoff -. Se lo sviluppo del linguaggio dipendesse soltanto dal fatto che alcuni bambini siano più bravi nell’apprendimento delle lingue rispetto ad altri, la crescita della conoscenza dell’inglese dovrebbe essere correlata a quella dello spagnolo. Il nostro studio sottolinea che non è tanto la quantità di ciò che i bambini ascoltano a fare la differenza, ma la qualità dell’esposizione linguistica. Per imparare meglio, i piccoli hanno bisogno di trovarsi in un ambiente linguistico ricco”.
Fonte: Il Sole 24 ore