Che lingua parlava Gesù?

Aramaico, ma conosceva l'ebraico. E la questione è anche diventata un caso politico (divertente) quando il Papa, sull'argomento, ha corretto il primo ministro israeliano Netanyahu.

Da anni la lingua parlata da Gesù alimenta un dibattito tra ebrei e palestinesi. La diatriba ha avuto un nuovo momento di gloria durante la visita di papa Francesco in Medio Oriente. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, durante un incontro ufficiale, è stato corretto dal pontefice proprio a proposito della lingua parlata da Gesù 2000 anni fa.

«Gesù ha vissuto qui, parlava ebraico», ha detto Netanyahu. «Aramaico», lo ha corretto Francesco. Netanyahu, immediatamente, ha precisato: «Parlava aramaico ma conosceva l’ebraico, perché leggeva le Scritture». E il siparietto si è chiuso con grandi sorrisi. E sostanzialmente con un pareggio: hanno ragione entrambi.

Gesù nacque a Betlemme, nella provincia romana della Giudea (oggi in Cisgiordania) e visse a Nazaret, in Galilea (oggi in Israele). E in queste zone al tempo si parlava l’aramaico, una lingua di ceppo semitico (come l’ebraico) al tempo molto diffusa in tutta la Palestina, ma che oggi è ancora usato soltanto in alcuni villaggi della Siria. 

 

«Gesù parlava aramaico dalla nascita – ha spiegato alla Reuters Ghil’ad Zuckermann, un professore di linguistica – ma certamente conosceva anche l’ebraico perché era la lingua in vigore per i testi religiosi».

Maaloula, un paesino arroccato sui monti Al Qalamoun vicino a Damasco (Siria), dove nel convento cristiano di San Giorgio si recita in aramaico il Padre Nostro. Proprio come lo ha pronunciato Gesù. È uno dei pochi posti al mondo dove si parla aramaico, la lingua di Gesù.

In Palestina al tempo di Gesù si parlavano 4 lingue: 

  1. Il latino: era la lingua ufficiale, ma la usavano in pochi, quasi esclusivamente i romani e qualche persona colta.  Difficile che un falegname come Gesù la parlasse.
  2. Il greco: era abbastanza diffuso nelle città, dove la cultura ellenica aveva preso piede. Si calcola che lo parlassero dall’otto al quindici per cento degli abitanti di Gerusalemme. Non sarebbe sorprendente che Gesù se ne sia servito qualche volta, perché molti contadini e artigiani di Galilea conoscevano questa lingua per i loro commerci.
    Alcuni avanzano l’ipotesi che con Pilato abbia parlato proprio in greco.
  3. L’ebraico: era la lingua religiosa, parlata nelle sinagoghe, dove si leggevano i testi sacri scritti in questa lingua, e dai farisei che erano gli ebrei più osservanti. I Vangeli raccontano della predicazione di Gesù nelle sinagoghe e alle sue conversazioni con i farisei sui testi della Scrittura. Gesù dunque conosceva e parlava l’ebraico.
  4. L’aramaico: era la lingua del popolo, usata quotidianamente. Gesù la parlava sicuramente nella sua vita privata e nella predicazione (nei Vangeli, in alcuni brani, viene esattamente riferita la parola aramaica:  

    talita qum (Mc 5,41), corbàn (Mc, 7,11), effetha (Mc, 7,34), geenna (Mc, 9,43), abbà (mc 14,35), Eloi, Eloi, lema sabactani? (Mc 15,34).

Fonte: Focus