Un linguaggio dei gesti comune a bambini e piccoli scimpanzé

I piccoli della nostra specie, di scimpanzé e di bonobo usano lo stesso repertorio di gesti comunicativi, che costituscono un passaggio essenziale per l’acquisizione di altre forme di rappresentazione simbolica, il linguaggio parlato per i bambini e i lessicogrammi nel caso delle scimmie. Questa impressionante somiglianza suffraga l’ipotesi che il linguaggio si sia evoluto a partire da una grammatica gestuale, ereditata dall’ultimo antenato comune, vissuto 6 milioni di anni fa.

La forma e le funzioni dei gesti utilizzati dai bambini e dai piccoli di scimpanzé e bonobo sono estremamente simili. Ad appurarlo è uno studio condotto da alcuni psicologi dell’Università della California a Los Angeles, della University of Southern Mississippi e del Great Ape Trust diretto da Sue Savage-Rumbaugh i cui risultati – pubblicati sulla rivista “Frontiers in Psychology” – rappresentano un’ulteriore conferma dell’ipotesi che il linguaggio vocale e quello gestuale condividerebbero la stessa storia evolutiva.

Un linguaggio dei gesti comune a bambini e piccoli scimpanzé
Piccolo di scimmia che usa un lessicogramma (sopra) e una tavola di lessicogrammi (sotto). (Cortesia Kristen Gillespie-Lynch et al. / Frontiers in Psychology)

I ricercatori hanno filmato l’evoluzione delle gestualità e della vocalità comunicative in una bambina, in un piccolo di scimpanzé e in uno di bonobo, riprendendoli per molti mesi: dagli 11 ai 18 mesi di età per la bimba e dai 12 ai 26 mesi per i piccoli di bonobo e scimpanzé. Mentre la bambina è cresciuta normalmente in famiglia, gli due altri piccoli sono stati allevati presso il Great Ape Trust, dove hanno imparato a comunicare con gli operatori che li accudivano attraverso gesti, vocalizzazioni e simboli visivi (forme prevalentemente geometriche) chiamati lessicogrammi.

I filmati sono stati quindi analizzati per individuare i gesti comunicativi, vale a dire i gestoi che includevano il contatto visivo con l’interlocutore, erano accompagnata da una vocalizzazione o includevano un chiaro sforzo comportamentale per suscitare una risposta.

Un linguaggio dei gesti comune a bambini e piccoli scimpanzé
“Andiamo là!” (Cortesia Kristen Gillespie-Lynch et al. / Frontiers in Psychology)

Durante la prima metà dello studio, la comunicazione attraverso gesti è apparsa dominante in tutte e tre le specie. Successivamente, tutte e tre le specie hanno aumentato la loro produzione simbolica, con l’uso di parole nel caso della bambina e di lessicogrammi nel caso delle scimmie, anche se, mentre il piccolo della nostra specie progrediva molto più rapidamente nello sviluppo dei simboli, gli altri due hanno continuato ad affidarsi prevalentemente sul gesto. “La gestualità mostra di essere di aiuto a sviluppare le abilità simboliche in tutte e tre le specie quando sono allevate in ambienti ricchi di linguaggio e di comunicazione”, ha detto Kristen Gillespie-Lynch, coautrice dello studio.

Un linguaggio dei gesti comune a bambini e piccoli scimpanzé
“Guarda!” (Cortesia Kristen Gillespie-Lynch et al. / Frontiers in Psychology)

La transizione del bambino dal gesto al simbolo – concludono i ricercatori –  potrebbe essere un modello di sviluppo del percorso evolutivo del linguaggio umano, suffragando l’ipotesi delle “origini gestuali del linguaggio umano”: l’uomo deve aver ereditato un linguaggio di gesti e una capacità latente di imparare il linguaggio simbolico dall’ultimo antenato che condividiamo con scimpanzé e bonobo, vissuto circa 6 milioni di anni fa.

Fonte: lescienze.it

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